Franco Fayenz in “Giornale”
In questa bella cittadina sarda, adagiata sulle colline a metà strada fra Olbia e Sassari, sono convenuti per tre giorni jazzisti inglesi, francesi, scandinavi, italiani, spagnoli e portoghesi, piú il trombettista Kenny Wheeler che Ë canadese, ma ormai si puó considerare da molti anni inglese a tutti gli effetti. I piú importanti sogno gli spagnoli e i potoghesi perché si ascoltano poco. Ad esempio, il duo formato da António Pinho Vargas e José Nogueira, pianoforte e sassofoni, Ë praticamente sconosciuto in Italia: eppure Vargas, quarantenne, diplomato al conservatorio di Oporto, in patria Ë notissimo e ammirato specialmente per la sua capacità di esprimersi ad alti livellisia nel jazz, sia nella musica classica. » anche uno dei padri fondatori del jazz portoghese, la qual cosa non deve stupire se si pensa che in Portogallo, fino alla morte di Salazar (1970), nessuno osó cimentarsi pubblicamente con la musica afro-americana. Di Vargas, adesso, sentiremo parlare assai piú spesso.(…)
Franco Fayenz in “Giornale”